Carissimo Papa Francesco,
ho pensato tante volte di scriverti per ringraziarti della tua presenza, delle tue parole semplici, chiare, trasparenti; del tuo stile di vita che parla da sé e ho pensato altrettante volte che non era il caso di disturbarti e che il modo migliore per dimostrare a Dio la mia riconoscenza era cercare di mettere in pratica i tuoi insegnamenti, tanto più perché sono continuamente la risposta ai miei interrogativi sulla fede e sul senso della presenza della Chiesa oggi nel mondo.
Sono stata sempre missionaria nel cuore ( da piccola mi incantavo a guardare la barba dei Padri di passaggio nel mio paese );ho avuto per padrino mio fratello maggiore che poi è diventato un Padre Vincenziano. Con mio marito, che da quasi cinque anni è in cielo, ho sempre aiutato i missionari. Da 34 anni faccio parte del gruppo missionario della mia parrocchia a Mondovì (Cn). Ora è venuto il momento di dimostrare più concretamente se ho capito che un cristiano è per vocazione missionario, anche alla verde età di 74 anni.
Dai primi di maggio l’Hotel Alpi del Mare ospita un gruppo di 27 profughi pakistani, tutti musulmani, tranne uno: Amin Masih, cristiano cattolico.
La notizia mi è arrivata in diretta subito, perché in questo hotel lavora come receptionist uno dei miei 4 figli, che da allora spende tutte le sue energie per rispondere alle continue richieste di questi ospiti.
Amin ha detto subito che non voleva la carità, ma piccoli lavori ( a metà novembre potrebbe lavorare regolarmente) per mandare un aiuto alla sua famiglia: una moglie e 4 figli (il primo ha 16 anni e l’ultima 7) di condizione molto povera. Io di lavori ne ho sempre tanti, così è cominciata la nostra frequentazione, trasformatasi in amicizia sempre più stretta e solidale. Abbiamo comunicato in inglese; ora capisce molto l’italiano e comincia a parlarlo.
Sulla sua storia potrei già scrivere un romanzo, ma questi sono, secondo me, i dati essenziali:
Perseguitato ripetutamente dai capi musulmani, che inutilmente lo hanno preso di mira, con continue visite a casa, per ottenerne la conversione all’islam, dapprima con lusinghe e poi con minacce di morte, è fuggito dalla città di Faisalabad, senza rientrare a casa, perché avvisato dalla moglie di nuove minacce.
La sua passione è cominciata così con la ferma testimonianza della sua fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio.
Dopo 4 mesi è uscito dal Pakistan e da allora la storia del suo viaggio è simile a tante altre.
La sua condizione attuale:
Ha il permesso di soggiorno rinnovabile ogni tre mesi. Usufruisce dell’assistenza sanitaria; è in attesa del parere della Commissione competente di Torino, che incontrerà il 9 gennaio 2015 e che dovrà pronunciarsi in merito alla sua richiesta di riconoscimento dello status giuridico di perseguitato politico.
Il suo assillo continuo è la condizione della sua famiglia: isolata , in serio pericolo, si è già spostata 4 volte per far perdere le tracce in piccoli villaggi a un’ora di viaggio da Faisalabad. Da ieri è tornata in città. La moglie lo chiama col cellulare frequentemente: ha seri problemi di salute; così pure la bimba più piccola, da sempre di debole costituzione fisica. Vivono chiusi in casa e i figli non potranno andare a scuola. Nessun aiuto per ora, anche per la povertà delle famiglie di origine. Dice Amin: i poveri non trovano aiuto.
Io gli aiuti li ho cercati dappertutto, cominciando dall’avvocato Gianluca Vitale dell’ASGI di Torino, specializzato per il problema del ricongiungimento familiare, che sa essere particolarmente difficile dal Pakistan.
Sono in attesa di andare dagli uffici per la Pastorale dei migranti dell’Arcidiocesi di Torino, chiusi prima per ferie, poi per trasloco.
Avendo scoperto che a Faisalabad c’è un Centro Caritas, collegato con il Vescovo locale, domani partirà una mail scritta di mio pugno e convalidata da don Francesco Tarò, responsabile della Caritas per la Diocesi di Mondovì. Cerco il contatto per gli aiuti alla famiglia.
Continuo a cercare altri aiuti ma l’attesa è diventata molto pesante per Amin, che manifesta segni di disagio mentale, che io avevo già colto a partire dal suo sguardo e che si è deciso a confidarmi. So che paradossalmente questo nuovo problema potrebbe aprire una nuova via per superare le difficoltà che gli crea la legislazione italiana, a partire dal pronunciamento della Commissione di Torino. Per percorrere questa nuova via, ho bisogno di altri aiuti, che credo di poter trovare. Intorno a lui c’è anche tutta la mia famiglia e molti amici, conquistati anche dalla sua simpatia. Per tutto ci vuole tempo e questo non gioca affatto a favore della risoluzione del problema.
Amin è una persona umanamente ricca di qualità speciali e un uomo autenticamente cristiano e appassionato studioso della Bibbia.
Ecco però la vera ragione per cui ho trovato il coraggio di scriverti: una delle prime domande di Amin è stata questa “Tu hai il numero del Papa?Perchè io voglio andare da Lui.” Io l’ho invitato alla pazienza: forse ho sbagliato. Mi scuso tanto ma non potevo più dirgli di no. Un grande abbraccio anche a suo nome.
Trasmetto anche il sua appello personale, che ho pensato di mandare nella sua autentica forma originale, come puoi vedere dall’allegato.
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Carissimo Papa Francesco,
ho pensato tante volte di scriverti per ringraziarti della tua presenza, delle tue parole semplici, chiare, trasparenti; del tuo stile di vita che parla da sé e ho pensato altrettante volte che non era il caso di disturbarti e che il modo migliore per dimostrare a Dio la mia riconoscenza era cercare di mettere in pratica i tuoi insegnamenti, tanto più perché sono continuamente la risposta ai miei interrogativi sulla fede e sul senso della presenza della Chiesa oggi nel mondo.
Sono stata sempre missionaria nel cuore ( da piccola mi incantavo a guardare la barba dei Padri di passaggio nel mio paese );ho avuto per padrino mio fratello maggiore che poi è diventato un Padre Vincenziano. Con mio marito, che da quasi cinque anni è in cielo, ho sempre aiutato i missionari. Da 34 anni faccio parte del gruppo missionario della mia parrocchia a Mondovì (Cn). Ora è venuto il momento di dimostrare più concretamente se ho capito che un cristiano è per vocazione missionario, anche alla verde età di 74 anni.
Dai primi di maggio l’Hotel Alpi del Mare ospita un gruppo di 27 profughi pakistani, tutti musulmani, tranne uno: Amin Masih, cristiano cattolico.
La notizia mi è arrivata in diretta subito, perché in questo hotel lavora come receptionist uno dei miei 4 figli, che da allora spende tutte le sue energie per rispondere alle continue richieste di questi ospiti.
Amin ha detto subito che non voleva la carità, ma piccoli lavori ( a metà novembre potrebbe lavorare regolarmente) per mandare un aiuto alla sua famiglia: una moglie e 4 figli (il primo ha 16 anni e l’ultima 7) di condizione molto povera. Io di lavori ne ho sempre tanti, così è cominciata la nostra frequentazione, trasformatasi in amicizia sempre più stretta e solidale. Abbiamo comunicato in inglese; ora capisce molto l’italiano e comincia a parlarlo.
Sulla sua storia potrei già scrivere un romanzo, ma questi sono, secondo me, i dati essenziali:
Perseguitato ripetutamente dai capi musulmani, che inutilmente lo hanno preso di mira, con continue visite a casa, per ottenerne la conversione all’islam, dapprima con lusinghe e poi con minacce di morte, è fuggito dalla città di Faisalabad, senza rientrare a casa, perché avvisato dalla moglie di nuove minacce.
La sua passione è cominciata così con la ferma testimonianza della sua fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio.
Dopo 4 mesi è uscito dal Pakistan e da allora la storia del suo viaggio è simile a tante altre.
La sua condizione attuale:
Ha il permesso di soggiorno rinnovabile ogni tre mesi. Usufruisce dell’assistenza sanitaria; è in attesa del parere della Commissione competente di Torino, che incontrerà il 9 gennaio 2015 e che dovrà pronunciarsi in merito alla sua richiesta di riconoscimento dello status giuridico di perseguitato politico.
Il suo assillo continuo è la condizione della sua famiglia: isolata , in serio pericolo, si è già spostata 4 volte per far perdere le tracce in piccoli villaggi a un’ora di viaggio da Faisalabad. Da ieri è tornata in città. La moglie lo chiama col cellulare frequentemente: ha seri problemi di salute; così pure la bimba più piccola, da sempre di debole costituzione fisica. Vivono chiusi in casa e i figli non potranno andare a scuola. Nessun aiuto per ora, anche per la povertà delle famiglie di origine. Dice Amin: i poveri non trovano aiuto.
Io gli aiuti li ho cercati dappertutto, cominciando dall’avvocato Gianluca Vitale dell’ASGI di Torino, specializzato per il problema del ricongiungimento familiare, che sa essere particolarmente difficile dal Pakistan.
Sono in attesa di andare dagli uffici per la Pastorale dei migranti dell’Arcidiocesi di Torino, chiusi prima per ferie, poi per trasloco.
Avendo scoperto che a Faisalabad c’è un Centro Caritas, collegato con il Vescovo locale, domani partirà una mail scritta di mio pugno e convalidata da don Francesco Tarò, responsabile della Caritas per la Diocesi di Mondovì. Cerco il contatto per gli aiuti alla famiglia.
Continuo a cercare altri aiuti ma l’attesa è diventata molto pesante per Amin, che manifesta segni di disagio mentale, che io avevo già colto a partire dal suo sguardo e che si è deciso a confidarmi. So che paradossalmente questo nuovo problema potrebbe aprire una nuova via per superare le difficoltà che gli crea la legislazione italiana, a partire dal pronunciamento della Commissione di Torino. Per percorrere questa nuova via, ho bisogno di altri aiuti, che credo di poter trovare. Intorno a lui c’è anche tutta la mia famiglia e molti amici, conquistati anche dalla sua simpatia. Per tutto ci vuole tempo e questo non gioca affatto a favore della risoluzione del problema.
Amin è una persona umanamente ricca di qualità speciali e un uomo autenticamente cristiano e appassionato studioso della Bibbia.
Ecco però la vera ragione per cui ho trovato il coraggio di scriverti: una delle prime domande di Amin è stata questa “Tu hai il numero del Papa?Perchè io voglio andare da Lui.” Io l’ho invitato alla pazienza: forse ho sbagliato. Mi scuso tanto ma non potevo più dirgli di no. Un grande abbraccio anche a suo nome.
Trasmetto anche il sua appello personale, che ho pensato di mandare nella sua autentica forma originale, come puoi vedere dall’allegato.
Si prega di attendere..

دلارا پوپ فرانسس, حالت میں نے بار بار سوچا لکھنے کے لئے اپ کا شکریہ اپ کو اپ کی موجودگی, اپ کے الفاظ ہیں, سادہ, واضح اور شفاف انداز میں اپنی زندگی کے خود بولتا ہے اور میں نے بار بار سوچا نہیں تھا کہ اس مقدمے میں اپ کو پریشان کر رہا ہے اور بہترین طریقہ خدا کا مظاہرہ کرنے کی کوشش کر رہے تھے میرے تشکر پریکٹس میں اپ کی تعلیمات,کیونکہ اس کے سب سے زیادہ ہیں. وہ مسلسل میرے سوالات کے جواب پر ایمان اور احساس کی موجودگی میں چرچ دنیا اج ہے. حالت میں ہمیشہ ایک مشنری دل میں (چھوٹے incantavo سے مجھے داڑھی دیکھنے کے گزرنے کے باپ میرے ملک) کے godfather پیار تھا جو میرے بڑے بھائی بن باپ vincentian. کے ساتھ ساتھ میرے شوہر,تقریبا پانچ سال میں, میں نے ہمیشہ کھلے اسمان تلے مدد کی اور ن اپناتےہیں. 34 سال کا حصہ تھا. مجھے مشنری گروپ میں mondovi میں میری ٹپا (cn). اب وقت ایا تھا concretely کا مظاہرہ کریں اور اگر مجھے یہ اندازہ ہوا کہ ایک عیسائی مشنری اور vocation حتی کہ گرین کی عمر 74 سال ہے. حالت کے اغاز سے ہو سکتا ہے کہ یہ ہوٹل alpi لندن پﮦلےﮐبهی نﮦیں مادیان میزبان کے ایک گروپ 27 پاکستانی پناہ گزینوں,تمام مسلمانوں کے علاوہ ایک, امین مسیح, ایک کیتھولک عیسائی ہیں. حالت کی خبریں پہنچ میں میرے لئے براہ راست اب, کیونکہ میں اس ہوٹل میں کام کر رہا ہے جیسا کہ میری رکھتے ھيں _ 4 بچوں, جو تو سگریٹ نوشی سے ان کی تمام توانائیاں کے جواب سے مسلسل ان مہمانوں کے لئے درخواستیں ہیں. حالت امین انہوں نے کہا ہے کہ وہ فوری طور پر نہیں چاہتے رتیبہ,لیکن چھوٹے نوکریاں (مشرق وسطی میں کام کر سکے باقاعدگی سے نومبر کے) ان کے خاندان کو امداد بھیجی: بیوی اور 4 بچوں (نے 16 سال پہلے اور اخری 7 ) حالت بہت غریب ہیں. مجھے ہمیشہ مجھے بہت سے کام شروع ہوا اور اس طرح ہمارے حاضری, ال کراچى انٹر کالجيٹPoetry دوستی میں کبھی قریب اور زیادہ سے زیادہ مخلص ہیں. ہم انگریزی میں رابطہ ہے.اب یہ سمجھتی اٹلی اور شروع سے بات کریں گے. حالت میں ان کی تاریخ میں ایک ناول لکھے ہیں لیکن ان میں سے میرا خیال ہے: حالت خلاف جھوٹے مقدمات قائم ضروری ڈیٹا سے بار بار مسلم رہنماؤں نے, جو ﮐررﮨﮯ مقاصد کی مسلسل کا دورہ کیا, گھر کے استحالہ اسلام کے ساتھ تملق اور موت کی دھمکیوں سے فرار ہو, اور شہر فیصل اباد,بغیر واپس گھر, کیونکہ اس کی بیوی کے الرٹ کر نئی دھمکی دی ہے. ان کی حالت سے شروع کرمتا ٹھوس شہادت کے اعتماد عیسی مسیح کے بیٹے اللہ اللہ. 4 ماہ کے بعد حالت سے ائے اور پاکستان اور پھر میں اپنے سفر کی تاریخ کو اسی طرح بہت سے دوسرے. اس کی موجودہ حالت, حالت کی حالت کے قیام کی اجازت دی ہے ہر تین ماہ تجدید ہے. صحت کی دیکھ بھال کے کریں گے,کے پیش نظر اور رائے کمیٹی کے turin, جس سے ملاقات کریں گے, 9 جنوری کو چاہئے کہ 2015 اور اقتدار کے معاملہ پر اپنی درخواست کی شناخت کے لیے سیاسی جبر کی قانونی حیثیت نہیں ہے. ان کی حالت مسلسل badgering اور ان کے خاندان کی حالت میں بچا: سنگین خطرہ ہے,اس نے پہلے ہی 4 مرتبہ منتقل کا ٹریک کی ہار میں اپ کو چھوٹے چھوٹے دیہات اور ایک گھنٹے کا سفر فیصل اباد سے ہے. گزشتہ روز ہی وہ شہر میں واپس لے. ان کی اہلیہ کالیں موبائیل فون کر کے اکثر: نے صحت کے مسائل سنجیدہ ہے اور لا ہور بیٹی, ہمیشہ کمزور جسمانی ائین ہے. گھر میں بند رہتے ہیں اور بچوں کو سکول بھی نہیں ہے. اب کوئی امدادغربت کے خاندانوں سے تعلق ہے. امین کا کہنا ہے کہ غریب ہیں. امداد نہیں ہے. حالت میں امداد کی تلاشی لی جینرز ایسوسی ایشن میں ہر طرف سے شروع کی جانی asgi gianluca وکیل کے سپیشلسٹ تھے, turin, جس کے لئے اعتدال پسند, خاندان کا مسئلہ ہے جس کو وہ جانتی مشکل سے پاکستان
مجھے انتظار کے دفاتر سے جانے کے لئے جگہ رتواہی کی دیکھ بھال کے archdiocese سے پہلے بند turin چھٹی کے لئے تو removals کے لئے. حالت کو معلوم ہوا ہے کہ فیصل اباد میں ایک سی ہے caritas سینٹر, مقامی بشپ سے منسلک کل شروع ہو جائے گا, ایک ای میل میں لکھا ڈکیانا سوبرز سے سو کلومیٹر تک اور francesco سربراہ کا مقدمہ درج کرنے کے لئے caritas mondovi کے علاقہ ہے.مجھے دیکھ رابطہ کی امداد کے لئے. حالت جاری کی تلاش کے لئے امداد, لیکن توقع ظاہر کی اور بڑی بھاری امین, جس کے لئے ہم اشفتہ سروں کی علامات ذہنی انتشار جو میں نے پہلے ہی سے grasped دیکھتے اور یہ طے کیا گیا کہ confidarmi. مجھے معلوم ہے کہ اس نئے paradoxically مسئلہ ایک نئے انداز سے قابو پانے کی مشکلات کے اطالوی وزیر اعظم نے کہا کہ یہ قانون سازی,چونکہ کے فیصلہ turin کمیشن کے. اس سفر کے لئے نئے ٹریک, مجھے مزید امداد, جس سے مجھے یقین کر سکیں. تلاش ان کے پاس اور کوئی بھی میری تمام خاندان اور دوستوں سے جیت سے ہمدردی کا ہے. تمام وقت لگتا ہے اور اس پر کھیل نہیں کے حق میں قرارداد کی
مسئلہ ہےامین ایک شخص humanly امیر خصوصی قائدانہ صلاحیتوں اور ایک شخص پالسی عالم عیسائی اور انجیل. یہاں حالت, تاہم اصل وجہ سے مجھے حوصلہ اپ کو تحریری طور پر ایک سوال کے امین تھے. پہلے تو اس کی تعداد hast پوپ کا جانا چاہتا ہوں کیونکہ میں اسے ہے." میں نے پوچھا کہ صبر, غلط تھا. شاید میں ہے.مجھے اتنا معافی مانگے لیکن میں انکار نہیں ہے. میں ایک بڑا چمٹنا بھی ان کا نام ہے. ڈھونا حالت میں بھی اپنے اپ کو ذاتی اپیل ہے کہ میں نے سوچا کہ اس میں مجھے کیا کرنا چاہئے? اس کا اصل اصل فارم, اپ کو دیکھ
سے ملحق ہے
Si prega di attendere..
